Federico Bonzagni: Specialista in osteopatia Bologna

Il nuoto, soprattutto se praticato in maniera agonistica, al contrario di quanto si è creduto fino a pochi anni fa, può portare alla formazione di varie patologie a carico della spalla (cuffia dei rotatori), della schiena (delfinisti) e delle ginocchia (ranisti) a causa di alcuni movimenti che vengono fatti in modo prolungato.

Chi pratica nuoto anche a livello non agonistico, sottopone il proprio corpo a fatiche e stress prolungati a causa dei movimenti ciclici tipici di questo sport.

La problematica più diffusa per chi pratica nuoto è il dolore alla spalla (spalla del nuotatore). Questo può essere causato da uno sforzo improvviso all’articolazione senza un adeguata preparazione di riscaldamento o un adeguato piano di rinforzo muscolare dei muscoli della spalla. L’insorgenza di questo dolore solitamente è associato all’aumento del carico di lavoro durante l’allenamento, alla tecnica della nuotata non efficace, alla mancanza di riposo tra una sessione di allenamento e un’altra o, non meno importante, a problematiche posturali che possono andare ad influenzare la corretta mobilità articolare. Infatti sempre più studi hanno sottolineato quanto sia importante la relazione tra la postura e la prestazione sportiva. Una postura non ottimale, che può derivare dai più disparati fattori come malocclusione, atteggiamento scoliotico o un bacino non allineato, influenza il corpo in maniera negativa. Così facendo l’apparato muscolare si troverà a lavorare in maniera non simmetrica usando più o meno energia per poi andare incontro ad infortuni che condizioneranno negativamente il gesto atletico del nuotatore o, nei casi peggiori, lo impediranno completamente.

L’osteopata interviene aiutando l’atleta a mantenere il corpo nelle migliori condizioni per poter utilizzare tutte le energie nella pratica sportiva e per evitare infortuni che possono portare il nuotatore a periodi di pausa forzati e a un minor rendimento fisico. Nel caso di infortuni o dolori durante la pratica sportiva l’osteopatia può essere una soluzione più che valida, anche integrando le terapie con altre specialità come la fisioterapia, il massaggio e dando consigli relativi alla gestione del dolore. La terapia osteopatica varia da persona a persona e anche in base al tipo di problematica. Solitamente una buona terapia può essere svolta nel giro di 4 incontri più o meno distanziati tra di loro. In seguito alla conclusione delle terapie intraprese, è consigliabile protrarre il trattamento osteopatico nel tempo, diminuendo la frequenza degli incontri, per evitare la ricomparsa del dolore, facendosi consigliare anche da istruttori di nuoto preparati per migliorare il gesto tecnico della nuotata e migliorare il programma di allenamento.